" Borgo Office" smart working

"Borgo office", lo smart working a costo zero nei borghi più belli d'Italia

Borgo Bibbiena, Borgo Office
Borgo Bibbiena, Borgo Office

Lavorare in smart working nei borghi più belli d'Italia ospite di aziende agricole con soggiorni gratuiti ed immersivi nelle realtà locali. È un'esperienza possibile grazie alla piattaforma Borgo Office, nata a gennaio 2021 con l'intenzione di portare i nomadi digitali italiani, e prossimamente anche europei, alla scoperta delle bellezze turistiche, architettoniche ed enogastronomiche del nostro Paese. idealista/news ne ha parlato con Federico Pisanty, fondatore di BorgoOffice

"Il progetto - racconta Pisanty - è nato durante la pandemia su impulso di un network con cui lavoriamo, perché noi siamo impegnati nel mondo del lavoro da circa 10 anni con progetti digitali. Da tantissimi partecipanti è arrivata la richiesta di poter lavorare da remoto in luoghi belli della natura. Partendo da questo impulso abbiamo cominciato a contattare alcuni agriturismi e, dopo un primo periodo di prova durato dall'estate fino alla fine del 2020, abbiamo dato ufficialmente il via alla piattaforma Borgo Office".

Come funziona Borgo Office

Al momento la piattaforma che favorisce l'incontro tra smart worker o nomadi digitali e le strutture che li ospitano ne comprende circa trenta, per lo più agriturismi, distribuiti dal Nord al Sud della Penisola, "con alcune aree con maggior concentrazione, come la Toscana, ad oggi la regione più richiesta". L'obiettivo è raccogliere l'adesione fino alla fine dell'anno di cinquanta strutture selezionate tra quelle che spontaneamente si candidano attraverso il portale e che rispondono a degli standard non solo qualitativi, ma anche di facility, "perché tutte devono possedere in primis un'ottima connessione internet e anche le postazioni di lavoro devono essere gradevoli". 

Gli smart worker che vogliono partecipare a questa esperienza possono seguire un percorso guidato sulla piattaforma che consente loro di mettersi in contatto con la struttura prescelta. L'offerta ad oggi è di quattro soluzioni diverse, dal soggiorno minimo di una notte fino a quello di un mese, passando per il soggiorno di un weekend e quello di una settimana. "Alla data del 15 marzo avevamo ricevuto circa 390 prenotazioni di pacchetti da parte di persone provenienti da tutta Italia. Si tratta per lo più di professionisti, dirigenti, freelance. Il pacchetto più richiesto è quello della settimana seguito da quello del weekend mentre il  giornaliero e il mensile non sono molto gettonati. Quest'ultimo l'abbiamo inserito proprio per quelli che vogliono operare uno stacco deciso dalla routine cittadina".

In cambio del soggiorno gratuito e della possibilità di lavorare da remoto in queste strutture, gli ospiti possono acquistare dei pacchetti di sostegno contenenti prodotti di coltivazione e produzione a kilometro zero dell'azienda agricola ospitante. Ma non solo. "Ultimamente abbiamo deciso di inserire anche esperienze di varia natura che vanno da corsi di yoga e cucina ad escursioni per la zona e giri in bicicletta ed ogni struttura propone ciò che è più consono alle proprie corde". Non a caso esaurito il tempo da dedicare al lavoro da remoto, che viene svolto in assoluta autonomia, chi partecipa può decidere di immergersi completamente in un'esperienza unica e totale nella struttura e nel borgo che la ospita. Non a caso uno degli aspetti più potenti del progetto è proprio legato al desiderio di scoprire le eccelenze turistiche, ma anche enogastronomiche del territorio.

Un progetto aperto anche ai nomadi europei

Il mese di aprile è stato problematico per l'aggravarsi della situazione epidemiologica. "Abbiamo dovuto cancellare molte prenotazioni per via del blocco degli spostamenti, ma stiamo già acquisendo nuove prenotazioni per i mesi di maggio, giugno e luglio. Molte persone hanno deciso di spostare le date del soggiorno, perché chi vuol fare un'esperienza con Borgo Office, a differenza di chi usa una piattaforma tradizionale, non ha una data precisa in testa, ma approfitta del primo spazio disponibile". 

In vista delle prossime aperture già annunciate "abbiamo già tradotto in inglese il nostro sito per poter offrire questa esperienza anche ai nomadi digitali europei. Siamo convinti che la possibilità di lavorare da remoto in un borgo italiano piacerà tanto anche a loro"

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